lunedì 31 ottobre 2005

No One Knows.

We get some rules to follow
That and this
These and those
No one knows

We get these pills to swallow
How they stick
In your throat
Tastes like gold

Oh, what you do to me
No one knows

And I realize you’re mine
Indeed a fool of mine
And I realize you’re mine
Indeed a fool of mine

I journey through the desert
Of the mind
With no hope
I found low

I drift along the ocean
Dead lifeboats in the sun
And come undone

Pleasantly caving in
I come undone

And I realize you’re mine
Indeed a fool of mine
And I realize you’re mine
Indeed a fool and mine

Heaven smiles above me
What a gift there below
But no one knows

A gift that you give to me
No one knows

Queens Of The Stone Age - No One Knows. Tratta dall'album "Songs for the deaf", 2002

Buon ascolto. Tom.

sabato 29 ottobre 2005

C’era una volta un sindacalista…

 Oggi come promesso qualche giorno addietro mi appresto a mettere per iscritto un paio di riflessioni su Sergio Cofferati che mi frullano in testa oramai da qualche giorno.








Sergio CofferatiCofferati, è cosa nota, è stato ultimamente al centro del dibattito politico, e non solo, a causa di alcuni suoi provvedimenti in materia di ordine pubblico che hanno destato stupore sia nella sua opposizione di centrodestra (che si è trovata stranamente d’accordo) che in parte anche della maggioranza che lo sostiene nel consiglio comunale di Bologna.

A mio modesto parere alla base del comportamento di Cofferati c’è la comprensione di un dato molto importante cioè che la sinistra, se vuole vincere e governare, deve far si che un certo concetto di legalità non sia solo vessillo della destra. Tentare quindi di riappropriarsi del “valore” della legalità è un ottima finalità e rendere le città più sicure è cosa senza ombra di dubbio buona e giusta ma è il metodo con cui il sindaco di Bologna si è proposto di farlo che non mi sembra tanto buono e giusto. Se l’idea di base, come ho spigato, appare buona il modo con cui si è tentato di applicarla è meschino a dire poco. Troppo facile colpire chi vive ai confini della legalità ed è privo di modi per difendersi. I lavavetri indubbiamente vivono ai confini della legalità e magari sono anche immigrati clandestini ma non sono sicuramente il problema più grande che una città come Bologna ha sul versante legalità. La loro “eliminazione“ può in realtà rendere realmente “felice” solo qualche benpensante che vuole mantenere un immagine da cartolina della propria città (oltre che qualche leghista ovviamente). Così come non è ammissibile che un comune di “sinistra”, nascondendosi dietro le parole sicurezza, legalità eccetera, sgomberi una baraccopoli senza preoccuparsi minimamente di trovare un posto dove alloggiare gli sfollati, che sono in maggior parte immigrati clandestini e lavoratori al nero e quindi hanno ben pochi mezzi per difendersi.
Mi sembra che Cofferati abbia scelto la via più facile per dare una svolta legalitaria alla sua azione di governo cioè quella di andare a colpire dove si poteva fare più “danni” possibile senza correre grossi rischi.
Ci tengo a precisarlo: il concetto ispiratore mi sembra buono, a volte sono stato critico per alcuni casi di eccessivo lassismo in materia di legalità e “ordine pubblico” della giunta Domenici a Firenze, ma non mi è affatto piaciuto il modo con cui ha agito Cofferati a Bologna.
Si è soliti dire che non c’è peggior politico del buon sindacalista e, come giustamente si chiede anche l’amico stefanomassa su "Il blog della comunicazione politica",
è il caso Cofferati la dimostrazione di questa regola?
Non so dare una risposta in quanto non conosco la realtà di Bologna e mi baso solo su quanto ho letto in materia ma ammetto di essere rimasto un po’  deluso da una figura come quella di Cofferati che quando era alla guida della Cgil ha riscosso da parte mia ampi consensi.


bye


giovedì 27 ottobre 2005

Romanzo Criminale - Michele Placido

Roma anni '70. Una banda di giovani criminali sequestra e uccide un ricco signore: il barone Rossellini. Tre i protagonisti e leader in successione di quella che diventerà una feroce organizzazione a delinquere: il Libanese, il Freddo e il Dandi, amici fin dall'infanzia. Si accordano cercando di formare una fitta rete di alleanze tra tutti i "pesci piccoli". Investono i soldi del riscatto nel traffico dell'eroina, mettendo in piedi una vera rete criminale che riesce in poco tempo ad assumere il controllo assoluto del traffico di droga, della prostituzione e del gioco d'azzardo. Si alleano con la mafia e ottengono la protezione delle frange deviate dello Stato. L'unico a intuire lo strapotere del gruppo criminale è il commissario Scialoja, che per distruggerli intreccia con Patrizia, una prostituta che è la donna di Dandi, una relazione che sfugge di mano ad entrambi perché i due si coinvolgono sentimentalmente. La sete di potere del Libanese, spinge il gruppo ad osare sempre di più, fino allo scatenarsi di una serie di vendette trasversali che metteranno a ferro e fuoco la città...


Un film molto crudo, violento, veloce, ricco di colpi di scena, sparatorie e uccisioni a catena... La regia di Placido, che fa anche un piccolo cameo, è impeccabile. Il cast degli attori è ricchissimo, è presente la creme attuale dei nuovi (e non) talenti Italiani del cinema. Gli intrecci e la storia si evolvono in un vorticoso susseguirsi di musiche anni 70. Un film da vedere!


Voto:


Tom.

mercoledì 26 ottobre 2005

Capatina...

 Vorrei scrivere qualcosa di interessante ma non ne ho la forza... L'universita` mi fiacca e nonostante abbia in testa da tempo un pezzo su Cofferati non trovo le energie mentali per buttarlo giu` in maniera decente.
Questo post non ha quindi altra utilita che comunicare ai lettori che sono sempre vivo e che probabilmente non scrivero altro fino al fine settimana...
Gia che ci sono ringrazio per il superamento (oramai da un po') dei 4000 accessi e saluto tutti i passanti.

bye

martedì 25 ottobre 2005

"Dell'uso del cellulare"...

...ecco a voi un'assaggio della trama del mio simpatico trattato riguardante quell'oggetto dalle svariate forme e dimensioni (e colori...) che convive con ormai ognuno di noi...
A parte gli scherzi, sarebbe buffo scrivere seriamente un trattato sull'argomento. Noto infatti con ammirazione che dall'avvento di questo nuovo oggetto (per altro utilissimo...) in pochissimi anni c'è stata e continua un'evoluzione incredibile...!
In principio era un affarone ingombrante atto a telefonare, brutto e sottovalutatissimo (da me in particolare...) e in pochissimo tempo, tecnici e ricercatori, insieme alle spietate leggi di mercato l'hanno trasformato in oggettino dalle plurifunzioni: manda messaggi, si collega ad internet, ti permette di creare suonerie, loghi, fa le foto, i video (e  di buona qualità), è una sorta di agenda, sveglia, orologio, ci puoi scaricare et ascoltare le mp3 e il tutto in dimensioni ridottissime (ma non sempre)!
Inutile dire che al giorno d'oggi l'uomo è finito senza un'esemplare di cellulare al suo fianco... In un certo senso siamo schiavi di questo piccolo oggetto!...


Vabè, un post un po' stupido. Ma ci voleva per iniziare la giornata!
A tutti i fan pro cellulare e contro auguro un buon proseguimento di giornata... per le previsioni del tempo potete guardare sul vostro cellulare!


Tom.

domenica 23 ottobre 2005

Sventura e tregenda!

 Una delle catastrofi peggiori che possano colpire il genre umano che naviga sul web si e` abbattuta su di me... Il mio fido FireFox ha tradito la fiducia che riponevo in lui e ha pensato bene di CANCELLARE la meta` dei miei bookmarks! Quindi ho di fatto perso una gran quantita` di links a blog e siti web... Quindi se sparisco inspiegabilmente da qualche blog sappiate che potrebbe essere per questo motivo.
Per consolarvi provate a chattare un po' con Dio (sono sicuro che avrete tutti qualcosa da chiedergli) che cosi` magari gli chiedete spiegazioni sul perche` abbia voluto punirmi con questa sciagura (io una mezza idea la ho):

Chatta con Dio

Bisogna pero` che abbiate una minima conoscenza della lingua inglese o nostro signore non vi capira`... Della serie la gente sta proprio male!
Ringrazio il fido Andrzej per al segnalazione di cui sopra e torno a disperarmi e ad inveire contro il demone  che abita il mio PC...

bye

sabato 22 ottobre 2005

La tigre e la neve...

Voto:


Il film è molto molto bello! Benigni è sempre Benigni! Consiglio di andarlo a vedere!


Scusate se non ho scritto una piccola recensione ma ho avuto poco tempo ultimamente e non sono riuscito a scrivere niente di buono...


In compenso potete leggervi la trama e le dichiarazioni di Benigni a questo link: La tigre e la neve, Corriere della Sera, 04 Ottobre.


Ciao a tutti. Tom.

venerdì 21 ottobre 2005

Citazione minimale...

 Sono distrutto mi son fatto 10 ore in facolta` oggi e sono capace a malapena di scrivere queste due righe... Vi lascio quindi ad una bellissima e stranota citazione che mi e` venuta alla mente durante la lezione di oggi di "Letterature Anglo-Americane" e vado a spirare in qualche cantuccio.

"Better to reign in hell than serve in heav'n"

John Milton (1608-1674) - Paradise Lost


bye


mercoledì 19 ottobre 2005

Occupazione

 Oggi giornata di grande protesta studentesca iniziata con un manifestazione davanti al rettorato (dove si stava tenendo la rinunione del senato accademico), proseguita con un assemblea che doveva vedere la partecipazione anche del rettore e del succitato senato, e terminata con l'occupazione dell'aula magna del suddetto edificio. Io non ero del tutto convinto che l'occupazione fosse la soluzione piu` intelligente in quanto i 400 che eravamo non erano certo una rappresentanza sufficente degli studenti dell'ateneo fiorentino (che conta 62000 studenti), studenti che sono in gran parte disinteressati o maleinformati. Avrei preferito che si optasse per la sensibilizzazione facolta` per facolta ma quando si e` votato la maggioranza si e` espressa diversamente (e per giunta si e` votato negli unici 3 minuti in cui mi sono assentato per andare al bagno ).
Per il resto piacevole atmosfera da occupazione e interventi  al microfono di varie persone che e` poi sono degenerati un po' nella solita retorica tanto che alla fine verso le 15 me ne sono andato in Facolta` a seguire "Letterature Anglo-Americane" per scoprire che del mio corso mancavamo soltanto io e il mio amico Dharmabuddy (che invece e` riamasto ad occupare). Il disinteresse di buona parte dei mie colleghi non manca mai di stupirmi...
Per il resto giudico la giornata positiva anche se dubito che servira` a convincere il rettore (che nemmeno si e` presentato all'assemblea per paura di venire "aggredito") a dimettersi; in ogni caso un segno andava dato e penso che nel bene o nel male ci si sia riusciti, ora resta solo da vedere come continuare.
Chissa che con questo post non riesca anche a informare qualche eventuale lettore studente nell'ateneo fiorentino di quello che e` successo oggi...

P.S. Scusatemi se la forma di quanto ho scritto non dovesse essere delle migliori ma oggi son proprio fuso...

bye

martedì 18 ottobre 2005

Esasperazione.

NON NE POSSO PIU'!!!


...STO SPROFONDANDO IN UN TUNNEL SEMPRE PIU' PROFONDO!!!...


Comunque vada spero di risalire...


Perdonatemi questo post disperato ma sono un po' stressato, ultimamente...


Tommaso.

lunedì 17 ottobre 2005

Primarie

 Ieri sono stato a votare alle primarie dell’Unione e, lo dico subito a scanso di incomprensioni o altro, ho votato per Prodi. La scelta del voto è stata un po’ sofferta e sono stato in dubbio per molto ma alla fine ho optato per il professore anche se non è certo il candidato più vicino a me ideologicamente.
Tralasciando le mie scelte di voto, che restano sostanzialmente fatti miei,  direi che l’esperienza primarie può dirsi conclusa in maniera positiva e sono sicuro che molti nel csx hanno tirato ben più di un sospiro di sollievo.
I dati dell’affluenza parlano di oltre 4 milioni di voti il che è a prescindere un successo, soprattutto per il “popolo” che liberamente è andato a votare e ha versato anche ben più dell’euro richiesto. Se poi si pensa che i media negli ultimi giorni avevano dato alle primarie uno spazio nullo il successo appare anche più grande.
Al mio seggio si respirava un aria molto piacevole e ho incontravano persone di ogni età e status sociale (anziani, giovani, studenti, professori universitari,  etc. per citare le persone da me conosciute) l’affluenza è stata molto alta tanto che le schede sono finite nel primo pomeriggio e io ho dovuto votare su di una fotocopia.
Certo l’esito del voto era scontato e di fatto non ci sono state sorprese (oltre il 74% dei voti al Professore) ma è stato un esperimento molto importante che spero verrà replicato magari mettendo davanti a Prodi, o chi per lui, un avversario in grado di contendergli la vittoria (uno scontro Veltroni-Prodi lo vedrei molto bene).
Insomma un successo anche se soprattutto del “popolo della sinistra” che ha saputo guardare oltre i drammi e i patemi che hanno accompagnato queste elezioni e dimostrarsi, come spesso succede migliore, dei suoi politici.
Uniche note negative le idiozie di Mastella (se denuncia brogli vuol dire che nei seggi nemmeno ci è entrato) e le dichiarazioni deliranti del premier, due personaggi che farebbero meglio a imparare la sottile arte del silenzio e portare rispetto per tutti coloro che sono andati a votare invece che parlare sull’onda emotiva di cocenti delusioni.
 
Oggi ho ripreso a frequentare le lezioni all’università, la cosa mi fa piacere perché era anche da troppo che non facevo un accidente e rivedere alcuni colleghi è sempre una bella cosa (rivederne altri un po’ meno, discorso ovvio di per se ma, e chi mi conosce personalmente lo sa, che ha un significato ben preciso). Quindi è possibile che nei prossimi giorni non sarò molto presente.


bye

domenica 16 ottobre 2005

Suspence?

...Per produrre suspence, nella sua forma più comune, è indispensabile che il pubblico sia perfettamente informato di tutti gli elementi in gioco. Altrimenti non c'è suspence...


A. Hitchcock.


Tratto da "Il cinema secondo Hitchcock" di F. Truffaut.

sabato 15 ottobre 2005

Quando ce vò ce vò...

Il momento di reagire - Persiana Jones


Adesso sicuro puoi dire vaffanculo
adesso sicuro puoi dire vaffanculo
quando non funziona, quando tutto e’ contro di te
quando chi ti ascolta non capisce quello che vuoi
adesso sicuro puoi dire vaffanculo
adesso sicuro puoi dire vaffanculo
troppe son le volte che ti perdi senza un perche’
troppe le persone che ti usano senza pieta’
e’ il momento di reagire ormai
o nessuno capira’
cerca in fretta di reagire che
sara’ dura anche per te


Tratto da Agarra La Onda - 2001

venerdì 14 ottobre 2005

Negli ultimi giorni...

 Come potete facilmente notare dal numero di post sono stato abbastanza occupato e detto sinceramente non avevo nemmeno troppo voglia di scrivere... Dalla settimana prossima ricominciano le lezioni all'università quindi avrò anche meno tempo di adesso per scrivere, ma non disperate cercherò di mantenere un aggiornamento costante seppur più rarefatto (già vi vedevo pronti a subissarmi di mail di protesta).
In questi ultimi due giorni sono stato a seguirmi alcune assemblee universitarie sul tema della riforma Moratti e senza entrare nel merito della riforma (della quale penso tutto, o quasi, il male possibile) ho da notare quanto nel mio Polo l’interesse per questi temi sia vergognosamente basso. All’assemblea di giovedì c’erano al massimo 300 studenti e il Polo di Novoli racchiude tre facoltà come scienze politiche, giurisprudenza e economia! Per di più i vari collettivi non sono riusciti ad organizzare iniziative concrete di nessun tipo, se si esclude l'assemblea di ieri. Un po’ meglio, sia dal punto di vista della partecipazione e delle proposte, l’assemblea di oggi a lettere.
Mercoledì dovrebbe esserci una manifestazione davanti al rettorato, credo ci andrò; vediamo che succede!
Ho comprato l’ultimo cd dei Linea77 “Available for propaganda” e come mio solito appena lo avrò ascoltato a fondo ne farò una recensione che pubblicherò lestamente.
Mi sono accorto che da quando il mio blog è più frequentato ho cambiato modo di scrivere e temi che tratto, sottoponendomi ad una sorta di censura inconscia… Non mi va bene e vedrò di riprendere anche cose che avevo accantonato come riflessioni un po’ personali dato che nel blog come valvola di sfogo io un po’ ci credo…
Ho pure bisogno di fare chiarezza su di un paio di questioni ma le cose da fare stanno diventando un po’ tantine quindi staremo a vedere. Stasera forse esco o forse no, ma a voi non frega un accidente quindi chiudo qua!


bye

mercoledì 12 ottobre 2005

specchi d'acqua

Forse non sento le voci
che mi allontanano
sempre piu' in fretta
dal ricordo latente
di quei giorni sofferti
fatti di sangue e di vento,
seccato,
fatti di sangue e di vento.

Distruggero' le figure,
ogni volta che ho visto
per ricrearle migliori,
per ricrearle ancora
dentro di me.

Ogni cosa
aspetta di andare,
o ritornare al suo posto
ed io potrei essere ancora la'
accarezzando l'inverno
in uno specchio d'acqua,
io potrei essere ancora,
accarezzando l'inverno
in uno specchio d'acqua,
io potrei essere ancora...
io potrei essere ancora...
io potrei essere ancora la'.

Forse non sento le voci
che mi allontanano
sempre piu' in fretta
dal ricordo latente
di quei giorni sofferti
fatti di sangue e di vento,
seccato,
fatti di sangue e di vento.

Distruggero' le figure,
ogni volta che ho visto
per ricrearle migliori,
per ricrearle ancora
dentro di me.

diaframma - specchi d'acqua


bye

domenica 9 ottobre 2005

Sistemi elettorali: maggioritario e proporzionale

 Un lungo post ad uso e consumo di tutti coloro che con tutto il parlare che se ne fa in questi giorni non hanno ben chiaro cosa sia un sistema elettorale e le differenze tra proporzionale e maggioritario. Mi è capitato di leggere (su blog e altro) e sentire (parlando con amici) un po’ di tutto al riguardo e quindi con il mio fido manuale  di diritto pubblico (“Corso di diritto pubblico”, Augusto Barbera e Carlo Fusaro – 2002 - edizioni Il Mulino) cercherò di fare chiarezza in maniera imparziale.
Un sistema elettorale (o formula elettorale) consiste in un meccanismo per trasformare in seggi i voti che il corpo elettorale esprime.
È in ogni caso necessario distinguere tra l’elezione di organi monocratici (una sola persona: sindaci, presidenti della repubblica, etc.) e l’elezione di organi collegiali (composti da una pluralità di componenti).
Nel caso di un organo monocratico le cose sono piuttosto semplici: si può stabilire che a vincere è colui che ottiene più voti in assoluto o porre delle condizioni: per esempio, che vince chi prende non solo più voti di qualsiasi altro candidato ma, ma almeno una quota minima (di solito il 50%+1 dei voti, con conseguente secondo turno in caso che nessun candidato raggiunga tale soglia).
In questo casi si è davanti ad un esito maggioritario del voto: a vincere è una sola delle parti in gara ed è quella che risulta poi eletta.
Quando però si tratta di eleggere un organo collegiale immaginare una formula che permetta ad una sola parte di vincere va contro i principi di liberalismo e pluralismo alla base degli stati democratici, secondo i quali è necessario che un organo collegiale sia rappresentativo di tutta la collettività sul piano politico e su quello che territoriale.
Questa capacità di rappresentare può essere ottenuta, a seconda del numero delle forze politiche in campo e della distribuzione dei consensi dei cittadini, sia con formule maggioritarie che proporzionali.
Le diverse formule maggioritarie in base alle quali chi prende più voti conquista il seggio in palio se applicate, ad esempio, ad un collegio di 100 eletti facendo votare gli elettori in altrettanti collegi uninominali (che eleggono solo uno dei candidati) garantiscono in genere abbastanza pluralismo. Tali formule possono addirittura avvicinarsi ad un risultato proporzionale se i partiti (o le coalizioni) che competono sono solo due, presenti in tutti i collegi uninominali.
Maggiori garanzie di corrispondenza tendenziale tra il numero dei voti ottenuti da un partito (o coalizione) e seggi le danno le formule proporzionali, quelle che ripartiscono i seggi da assegnare in rapporto tendenzialmente percentuale rispetto ai voti dati dai cittadini a ciascun partito.
Per cui se i seggi sono 100, i voti validi in tutto 10 milioni, il partito che ottiene 2 milioni di voti ottiene anche 20 seggi. In questo caso più che il contesto politico è la formula aritmetica che in certa misura garantisce il risultato proporzionale. Non del tutto garantita è la rappresentanza territoriale che può tuttavia essere assicurata grazie ad altre tecniche.
Le formule matematiche per ripartire i seggi proporzionalmente sono molto numerose e ciascuna dà esiti in qualche modo diversi: fermo restando lo stesso risultato elettorale (stessi voti a ciascun partito), una formula può attribuire più seggi ai partiti con più voti e meno ai partiti con meno voti o viceversa. Inoltre, volendo cercare di ridurre il numero dei partiti rappresentati si possono porre soglie di sbarramento sotto le quali i partiti non hanno diritto a seggi (3%, 5%, 10%).
Se poi si applica una tecnica di riparto proporzionale  dei seggi ad ambiti territoriali dove si eleggono pochi rappresentanti l’effetto può essere più drastico di uno sbarramento; ad esempio se per una circoscrizione ci sono solo 5 seggi in palio, è chiaro che chi ottiene meno del 20% dei voti difficilmente otterrà un seggio (100:5=20 se non si arriva a questa percentuale non si hanno garanzie di essere rappresentati). Ecco come, in ambiti con pochi seggi, una formula proporzionale può portare ad una notevole concentrazione di voti sui partiti maggiori.
Generalmente i fautori del maggioritario sostengono che questo sistema favorisce l’identificazione di un partito o una coalizione vincenti e di una maggioranza, dunque la governabilità, mentre i critici sostengono che ciò avverrebbe a spese della rappresentatività; viceversa  i fautori delle formule proporzionali sostengono che solo queste permettono la formazione di assemblee fedelmente rappresentative, mentre i critici sostengono che ciò si traduce in assemblee meno capaci di garantire il necessario sostegno al governo.
In realtà molto dipende dal numero dei partiti, dal modo in cui essi competono tra loro e dalle tradizioni politiche di ciascun paese.
Per ovviare a questo tipo di problemi sono state ideate formule che prevedono premi di maggioranza ai partiti che prendono nel complesso più voti.


Queste in soldini le descrizioni dei due sistemi elettorali e le differenze…
Il tutto rielaborato e riassunto dal manuale sopra citato ma vi assicuro senza cambiare niente della sostanza.
Sperando di essere stato utile a qualcuno.


bye

sabato 8 ottobre 2005

Un serie di inutili facezie...

 Non ho cose particolarmente interessanti da scrivere ma ho voglia di scrivere il che mi porta ad un paradosso notevole che rischia di minare definitivamente la mia gia` precaria situazione psicologica. Dato che da questa empasse dovevo uscirne in qualche modo ho deciso che tutto sommato posso scrivere qualcosa!
Ieri ho ricominciato a suonare, dopo la pausa "estiva", con il gruppo HardCore i True Friends (ex Diserto! e ex Inedia... cambiamo nomi con una velocita` impressionante) e devo dire che sono rimasto abbastanza soddisfatto. Credevo che fossimo tutti molto piu` arrugginiti e invece mi sbagliavo e le prove sono andate avanti con un discerto ritmo. Unico neo la batteria della sala prove che e` ridotta in condizioni davvero pietose (i crash rotti e privi di farfalle ogni tanto volavano via dalle aste costringendoci a riprendere il pezzzo dall'inizio).
Per il resto quella di ieri e` stata una giornata piatta: la mattina ho ripreso a studiare storia del teatro e la sera sono uscito ed ho passato una delle serate piu` noiose degli ultimi mesi...
Bene il mio bisogno di scirvere l'ho soddisfatto...

bye

venerdì 7 ottobre 2005

Una piacevole serata piovosa...

Ieri sera assieme ad amici e fidanzata sono stato al concerto dei Planet Funk al Sashall di Firenze... Non mi aspettavo grandi cose, non conoscevo niente, a parte il tormentone "I wanna be in the USA..." L'inizio serata non è stato molto promettente visto che ha iniziato a piovere esattamente quando sono uscito di casa (neanche Paperino...). Dopo aver raccattato a bordo della mia Peugeottina tutti i baldi giovani al mio seguito mi sono diretto al Sashall trovando a culo un posteggio nei paraggi (ed io ho dei pessimi rapporti con i parcheggi...). Siamo arrivati appena prima dell'inizio dei Planet Funk, c'era un sacco di gente... Ho incontrato amici e compagni di classe che da tempo non vedevo (quando sono gratis i concerti stranamente sono strapieni...) e anche il carissimo Abyss, con il quale, a dire il vero, avevamo appuntamento... La musica in effetti non mi ha molto entusiasmato, a parte un paio di canzoni più tirate, la maggior parte dei pezzi sembrano tutti uguali, stesse ritmiche, basso e batteria rimbombanti, suoni psichedelici di contorno, chitarre pressochè inesistenti, e la voce (bella) del cantante in primo piano... Devo dire che molti mi hanno espresso lo stesso parere... Finito il concerto, durato poco più di un'ora, salutato Abyss e i suoi amici, sotto un diluvio sempre più incalzante, ho passato il resto della serata al Teatro Scribe, locale in centro, a gozzovigliare con amici. Bella serata. Credo che la musica e i concerti, anche se non sempre fanno parte dei propri gusti, siano sempre piacevoli e diventino momenti di socializzazione... Sarebbe bello che di iniziative gratis o a basso costo ce ne fossero di più per noi poveri giovani proletari...


Un saluto a tutti, in particolare ad Abyss che continua a ricordarmi invano la mia promessa di una serata/birra... Vechio mio, verrà il tempo dei bagordi prima o poi... Quando nel mio mondo le acque si saranno calmate un po', magari...


Tom.

giovedì 6 ottobre 2005

La fabbrica di Cioccolato - Tim Burton

Mi sento di commentare il film con l'aggettivo "carino"... La storia, presa dal romanzo di Roald Dahl, è una sorta di fiaba su un favoloso ed estroso cioccolatiere di nome Willy Wonka che vuole trovare un erede per la sua fabbrica di cioccolato. La regia di Tim Burton è, come al solito, direi, fantascientifica e visionaria. Con un incredibile uso di effetti speciali e di colori tipicamente fiabeschi (a volte sembra di essere in Alice nel Paese delle Meraviglie) sviluppa la storia in maniera molto ironica, tra battute e sketch, sottili e non. A mio parere è una storia adatta ai ragazzi, ripeto, non mi ha coinvolto più di tanto. Bravo Johnny Depp, attore capace di interpretare qualsiasi ruolo alla perfezione (per maggiori delucidazioni sull'attore consiglio di leggere XL, inserto di Repubblica, del mese di settembre). Favolosa la colonna sonora!
Secondo me è un film da DVD o videocassetta da vedere in una serata oziosa, magari in famiglia.


www.lafabbricadicioccolato.it


Voto:


Saluti. Tom.

mercoledì 5 ottobre 2005

Abortista=Peccatore?

 Sfoglio Repubblica quando un titolo mi salta all’occhio: Sinodo all’attacco dell’aborto. “Peccato votare chi lo sostiene”. Non metabolizzo immediatamente il senso del discorso e rimango per due secondi a fissare la pagina. Poi lentamente un misto di rabbia e disgusto inizia a salire dello stomaco insieme alla convinzione che oramai hanno oltrepassato ogni limite. Non riesco proprio a capire come si possa accettare che la chiesa si permetta di giudicare le scelte di voto di un cittadino. Trovo cosa “buona e giusta” che la chiesa si schieri contro l’aborto e minacci i suoi fedeli di eterna dannazione se dovessero praticarlo, ma che si permetta di dire che votare per qualcuno è peccato proprio non sono disposto a tollerarlo.
Il problema che si pone ad ogni cattolico in questo momento è secondo me enorme ed è la scelta tra l’essere un buon cittadino e un buon cattolico. Il buon cattolico non si sognerebbe mai di abortire e il buon cittadino è conscio del fatto che l’aborto è un diritto di tutti (cattolici e non). Aborto che per altro non mi pare che venga imposto a nessuno, quindi se un cattolico non vuole è libero di non abortire ma non c’è nessun motivo per cui la possibilità di farlo negata a chi cattolico non è.
La questione è: si può essere buoni cittadini e buoni cattolici insieme? A mio avviso sì e lo si può fare esercitando il proprio diritto di voto liberamente e laicamente (possibilmente senza minacce di “scomunica”) e contemporaneamente agendo nella vita secondo coscienza.
Ma ai cardinali del sinodo l’idea che un cattolico (pur non sognandosi neanche lontanamente di abortire) possa essere a favore di politiche abortiste, in quanto conscio che la società non è fatta solo di cattolici, non è nemmeno balenata in testa.
E così ci troviamo di fronte ad affermazioni del genere che ledono la libertà di ogni cittadino in quanto tentano di forzare la mano (mano che tra poco dovrà votare) anche ai cattolici dotati di buon senso con la minaccia del “peccato”.
Poi se io, che cattolico non sono più e voto e voterò sempre forze “progressiste” e che sostengono l’aborto, devo essere etichettato come peccatore e sia… anzi vi dirò ne sono orgoglioso se l’alternativa è quella di essere schiavo e succube di una chiesa che sempre meno pensa allo spirituale e sempre più al temporale.
Ma che tutta una serie di persone cattoliche che sono in grado di distinguere tra doveri di cittadino e doveri di cattolico debbano essere considerati peccatori (e come tali allontanati da sacramenti, etc.) mi sembra cosa a dir poco aberrante.
Ma le regole non le faccio io, io mi posso solo limitare a criticare e esternare il mio, stavolta più grande del solito, disgusto! A voi, se lo vorrete, l’onere di commentarmi...


bye


martedì 4 ottobre 2005

Atrocità da iene….


 



Mr Blonde: “Allora,io non ti voglio prendere per il culo,okay?Non me ne frega un beneamato cazzo di quello che sai e di quello che non sai.Tanto ti torturo lo stesso.Comunque sia,non per il fatto di avere informazioni.Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro.Puoi dire quello che vuoi,tanto non mi fa nessun effetto.Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida…cosa che tanto non otterrai.”



 




 





Le Iene – Quentin Tarantino (1992)

 





 

domenica 2 ottobre 2005

01/10/2005

 Eccomi tornato ad una esistenza quasi normale (per quanto normale possa essere una esistenza) e quindi anche a intasare la rete con i miei sproloqui e deliri.
Ieri a Firenze in Piazza Strozzi c’era un comizio dell’onorevole (?) leghista Mario Borghezio contro la costruzione delle moschee e dato che ci trovavamo in centro io e un mio amico (Andrzej oramai lo “conoscete”) abbiamo deciso di andare a buttare un occhio. Ovviamente non siamo riusciti a vedere niente dato che tutti gli accessi alla piazza erano sbarrati da un muro di poliziotti in assetto anti-sommossa che facevano passare solo dietro una valida spiegazione (nemmeno ci fosse in visita chissà quale grande capo di stato). Aldilà del fatto che non capisco per quale motivo mi debba essere negato l’accesso ad una piazza della “mia” città, il fatto che la causa sia il comizio razzista di un leghista onestamente mi fa ancora più disgusto.
In ogni caso tutta questa storia ha un “lieto fine”: al comizio non erano presenti più di 20 persone!



In serata me ne sono andato con alcuni amici (tra cui mio cugino che oggi, 2 ottobre, compie gli anni e a cui voglio fare, di nuovo, gli auguri) al CPA Fi sud a vedere un concerto HardCore.
Suonavano i To Kill da Roma, i Let It Die da Detroit e i fiorentini Kiju. Tutti gruppi dotati di una grande carica e buona tecnica anche se l’integralismo Straight Edge del To Kill (il gruppo che musicalmente più mi è piaciuto) proprio non riesco a capirlo (il cantante aveva tatuato sulla schiena “straight edge” e “vegan justice” sulle tibie).
In ogni caso un bel concerto condito da birra sottocosto (alla faccia dello straight edge) e buona compagnia.

bye

sabato 1 ottobre 2005

Atroci Live in Florence...

Ieri sera sono stato allo "Zero" di Firenze a vedere gli Atroci, gruppo metal demenziale stile Skiantos o Elio E Le Storie Tese... Mi hanno fatto sganasciare... Sono bravissimi tecnicamente e poi divertentissimi... Benchè non ci fosse una folla oceanica a vederli è stato molto divertente e coinvolgente... In un pubblico misto ma formato soprattutto da Metallari ho potuto godere appieno delle coreografie dei membri del gruppo dotati di appositi costumi, in particolare del "Nano Merlino" e del "Boia Malefico" che, oltre ad agitarsi, accompagnano vocalmente il "Profeta"... Il finale, memorabile, dopo poco più di un'oretta di concerto (poco, purtroppo...), è consistito nel denudamento del leader "Profeta" che ci ha deliziato del suo fisico da culturista attorno ai suoi slippini neri molto arrapanti e nella quasi morte del batterista che si è gettato tra la folla che si è aperta facendolo spetasciare al suolo con conseguenti costole rotte e imprecazioni... Consiglio a tutti un ascolto anche fugace di qualche canzone... Vi assicuro che fanno sdraiare...


Tanti saluti. Tom.

Rilfessione repentina.

 Quante volte le cose sono realmente come ci sembrano? Ci si puo` davvero fidare di una intuizione o di una sensazione? Vale la pena rischiare un salto nell'ignoto con eventuali conseguenze disastrose?
Esco che sono in ritardo...

bye