sabato 9 aprile 2005

 Oggi ho sentito e letto le cronache di ieri sul Funerale del papa e sinceramente sono un po’ sconvolto: 14 milioni di persone hanno seguito l’evento in diretta TV e migliaia di persone si sono recate in vaticano per assistere ai funerali “dal vivo”. Una simile folla (che ha anche esposto uno striscione tipo stadio con su scritto “SANTO SUBITO”) unita alla folla che affollava S.Pietro nei giorni scorsi per vedere la salma del pontefice (e disposta per questo a rimanere in coda anche 14 ora tra svenimenti e malori vari) mi ha fatto pensare che forse abbiamo, come società, perso il senso della misura. L’evento era di per se importante e per molte generazioni unico (nessuno che non abbia più di 30 anni ricorda il funerale di un papa) e indubbiamente la figura di Wojtyla è stata importante ma la sua morte giustifica una simile sovraesposizione mediatica? Giustifica folle simili? Giustifica quattro giorni di lutto nazionale? Giustifica giorni di dirette, a reti unificate, dal Vaticano? Non ne sono convinto…

Prima di andare avanti mi preme precisare che per Giovanni Paolo II nutro un rispetto enorme: è un uomo che ha lottato per le sue idee e convinzioni con una forza incredibile, ha denunciato le storture di comunismo e capitalismo, ha lottato contro le dittature sovietiche, per la pace nel mondo, per il dialogo interreligioso, e per tane altre battaglie che condivido; sopportando dolore e malattia con un coraggio che invidio. Ma come papa è stato uno dei più conservatori degli ultimi tempi: ha riportato la chiesa d una situazione precedente al concilio vaticano indetto da Giovanni XXIII, ha accentrato la guida della chiesa nelle mani del solo papa (eliminando una certa gestione conciliare che si era stabilita dopo il Concilio Vaticano II), ha rifiutato l’innovazione facendo sì che la chiesa si fossilizzasse su posizioni sociali orami vetuste a proposito per esempio di sacerdozio femminile, omosessualità, sessualità, matrimoni dei sacerdoti e su altri temi che non mi dilungo ad elencare. Questo offusca in qualche modo gli enormi meriti che questo papa ha? A mio avviso No. Ma essi non giustificano che un giorno dopo la sua morte fosse già stato dichiarato Giovanni Paolo II Magno e a distanza di una settimana santo per acclamazione popolare (come accadeva nel medioevo).

Un’idea delle ragioni sì tutto ciò me la sono fatta ed ha a che fare con il rapporto sempre strettissimo che il pontefice ha avuto con i media e che i essi hanno avuto con lui, Karol Wojtyla era un uomo dalle doti comunicative ottime e i media hanno costruito intorno a lui una figura mediatica imponente e ne hanno ripreso e riportato (quasi per inerzia perché non sono sicuro che la diretta da piazza S.Pietro, a reti unificate, della folla che pregava per il papa morto abbia giovato agli ascolti) tutto: dai momenti felici e importanti della vita fino all’agonia e alla morte. È possibile che questo forte legame, nella nostra società oramai fortemente mediatizzata, abbia dato origine ai comportamenti che abbiamo visto in questi giorni? Forse…

Ma io a comprendere episodi di sciacallagio mediatico (come la gente che scattava foto alla salma de papa con i telefonini) o acclamazioni popolari di santi o a riconoscere Giovanni Paolo II come il più grande papa ti tutti i tempi proprio non ci riesco.

Poi sui meriti e le “colpe” di questo papa si esprimerà la storia come ha fatto per tutte le figure centrali, sia positive sia negative, che hanno attraversato al storia mondiale.

IMHO ovviamente!

Ho scritto pure troppo… sperando di non essermi inimicato né di aver ferito i sentimenti di nessun lettore vi saluto e me ne vado a suonare un po'.

bye

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