Ieri Silvio berlusconi, colui che aveva giurato " non mi dimetterò mai" e che aveva beffato i suoi alleati con il miraggio delle dimissioni poi non rassegante, è salito al colle e ha consegnato le sue dimissioni al Presidente della Repubblica. Stretto da una maggioranza sempre più turbolenta e dalla poltrona che lentamente gli si sfilava da sotto si è piegato a uno di quelli che da lui e dalla sua retorica antipolitica è sempre stato definito come un rito da vecchia politica, un trucchetto da democristiano d'altri tempi. Il secondo governo Berlusconi è morto da Demoscristaino come scrive Curzio Maltese su Repubblica.it, dopo aver passato la sua esistenza a dileggiare le maccaniche, indubbiamente corrotte e spesso fallaci, del vecchio sistema politico che tuttavia è giuridicamente sempre lo stesso. Ha addirittura tuonato contro la costituzione che lo obbliga ad un simile passo (concedetemi un "e meno male!" di fronte a tanta arroganza nei confronti della base della Repubblica italiana) e ha ricordato come dopo che sarà approvata la riforma costituzionale simili "balletti" non saranno più necessari.
Forse adesso dopo due batoste elettorali e una simile figura lo possiamo dire davvero: Il berlusconismo è morto!... speriamo non risorga dalla tomba il terzo giorno.
bye

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