Ieri sull’autobus mentre me ne tornavo dall’università ho assistito ad una scena che mi ha fatto pensare non tanto per la sua dinamica in se quanto per ciò che presuppone.
Due ragazzini più o meno diciottenni (anzi uno sicuramente diciottenne dato che se non mi sbaglio è il fratello di un mio ex-compagno di classe delle superiori) discorrevano del più e del meno a pochi passi da me.
Non è l’argomento di cui discutevano la cosa in questione, non sono nemmeno sicuro di quale fosse dato che avevo Lateralus dei Tool sparato nelle orecchie (per la cronaca comunque credo disquisissero di donne), quanto l’atteggiamento che avevano tra loro.
Stavano conversando tra di loro ma era come se non lo stessero facendo: non si guardavano nemmeno!Uno dei due (il fratello del mio amico) era intento a spippolare col cellulare, dal quale avrà distolto lo sguardo si e no tre volte durante tutto il viaggio (un quarto d’ora circa) e per di più aveva un auricolare, proveniente anch’esso dal telefonino, col quale presumo ascoltasse della musica.
Come si fa a parlare con una persona quando si sta facendo non so cosa al cellulare e anche ascoltando musica? Io non riesco nemmeno a scrivere un sms e ad ascoltare il mio interlocutore o a usare il pc mentre sono al telefono… Sono io che non riesco a fare più di una cosa assieme o è la conversazione nel modo in cui la intendo io che oggi sta sempre più perdendo valore?
Conversare, a mio parere, presuppone non solo l’ascolto fisico ma anche quello mentale per capire ciò che il tuo interlocutore ti sta dicendo e dare risposte magari un po’ più coerenti e utili di semplici monosillabi!
L’idea che mi sta venendo è che per quanto siamo sempre più collegati con il resto del mondo tramite interfacce indirette stiamo progressivamente perdendo la capacità di comunicare faccia a faccia (cosa che purtroppo ho pure sperimentato sulla mia pelle).
Qualcuno ha mai riscontrato una cosa del genere o sono solo turbe mentali del sottoscritto? Attendo pareri...
bye