giovedì 25 agosto 2005

Biciclette e Rock benefico.

 In questi giorni ho ripreso a fare delle escursioni mattutine in bicicletta, era da maggio che mi riproponevo di farlo ma poi per un motivo o per un altro non avevo mai concretizzato... peccato che tra un pochino Firenze tornera` a riempirsi di traffico rendendo tali pedalate deleterie per la mia salute (credo sia meglio un pacchetto di Malboro che un ora attivita` fisica nel traffico).
Cambiando del tutto argomento vi sottopongo una riflessione sui rock-benefico (live8 e simili) che mi frulla in testa da un po' ma che non avevo mai scritto.
Parlando di eventi come il Live8 o di altri megaconcerti benefici mi sorgono infatti alcuni dubbi sull’utilità reale di tali iniziative. Mi fa piacere che chi fa parte dello star-system musicale sviluppi e manifesti la sua sensibilità verso le tematiche "umanitarie" ma guardando il Live8, le sue proporzioni, gli artisti che vi hanno partecipato etc. mi è rimasta la sensazione che sia stato, di fatto,  il modo per chiedere scusa per quanto poco è stato fatto dal live8 precedente. Una sorta di tentativo di lavarsi la coscienza o di far vedere che nonostante la loro ricchezza anche le "rock star" si preoccupano di chi è meno fortunato.
Con questo l'iniziativa è lodevole  (sensibilizzare è sempre importante e questi eventi hanno diffusione mondiale), ma forse velata da una non troppo sottile patina di ipocrisia.
Eventi del genere forse non sono del tutto privi di senso o utilità ma l'impegno delle star non si può limitare a questi e sopratutto non dovrebbe venire fuori solo quando a guardare è tutto il mondo collegato in diretta tv.
Questi eventi hanno un indubbio valore simbolico e servono certamente a sensibilizzare la gente sui temi importanti ma lasciano nei fatti il tempo che trovano se non sono seguiti da un impegno concreto e da una campagna informativa costante. Altrimenti rischiamo di ricordarci dei problemi dell’Africa solo tra 20 anni quando Bob Geldof  organizzerà il prossimo Live8, del quale per altro mi sembra più viva la memoria delle performance musicali che i risultati ottenuti.
Ma forse sto esagerando ed in realtà pretendo troppo da un mondo, come quello dello spettacolo, che ha regole ben precise e dove lo spazio per i sentimenti e` minimo.
bye

2 commenti:

  1. Condivido la tua opinione riguardo al Live8,in particolare l'analisi sulla fugacità dell'effetto Live8.L'impegno benefico ai più attenti può apparire come un pretesto per un concerto e ciò che è importante finisce per rimanere in secondo piano...

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  2. sottoscrivo in pieno le tue impressioni...magari non per tutti ma per molti il live8 e simili sono solo occasioni per apparire tanto e poi fare ben poco!

    O saremo noi a pensare troppo male...

    Andrzej

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