L' estate è cominciata da un pezzo ma oramai non funziona più come quando eravamo più piccoli.L'inizio dell'estate non è sinonimo di inizio delle vacanze.Per quanto mi riguarda trascorrerò le vacanze al mare nel luogo di villeggiatura nel quale ogni anno cerco di trascorrere almeno qualche giorno,perchè sin da piccolo ci vado e ormai non posso farne a meno.In realtà sarei dovuto partire per un Inter-rail di 22 giorni,ma mi sono accorto in tempo di aver scelto la compagnia più sbagliata per un viaggio di questo tipo.Inoltre dal momento che l'ultimo periodo mi ha snervato ho preferito trascorrere una ventina di giorni in tranquillità,riposandomi e prendendomi del tempo per poter studiare,in quanto a settembre ho in testa di fare esami e non di stare a uccidermi di malinconia per l'estate appena terminata.Non posso permettermi più di perdere tempo con lo studio!Mi sono però ripromesso che la prossima estate cercherò ancora di fare questo benedetto interail ma ho già in testa tutt'altra pasta di compagni,che avrei coinvolto molto volentieri anche adesso ma sono già volati all'estero...Perchè mi piace un viaggio del genere?Perchè secondo me è la vera essenza del viaggiare per noi ragazzi.Un'esperienza on the road(o meglio on the railroad)tramite la quale sei ,insieme ai tuoi compagni,l'unico artefice della tua vacanza,che puoi costruire giorno dopo giorno grazie a una cartina e qualche indirizzo di ostelli.Credo soprattutto che sia una delle vie più belle e più soddisfacenti di viaggiare.Mi piace soprattutto l'idea di prendere uno zaino in spalla e partire e in poco più di 20 giorni visitare tutto quello che è umanamente possibile vedere con veri amici al tuo fianco che sanno apprezzare come te questo spirito e su cui sai di poter contare.Ho in mente le vacanze "prendi e parti" che ad esempio mio babbo si poteva concedere e in qualche modo mi piacerebe emularlo,ben consapevole che adesso le cose sono ben diverse e se provi a viaggiare con l'autostop,non solo nessuno si ferma,ma è anche molto probabile che finisca all'ospedale!Al termine della mia riflessione vi propongo una canzone dei Modena City Ramblers che incarna,a mio avviso,lo spirito che ho descritto sopra.Il viaggio di Ernesto Guevara durò molto più del previsto e lo portò laddove neanche lui avrebbe immaginato,ma non importa,ciò che vorrei sottolineare è l'idea iniziale che portò Ernesto e Alberto a saltare in sella alla "Poderosa" e attraversare,con mille peripezie,il continente americano,con la convinzione che non sarebbe stato facile e che se la sarebbero dovuta cavare.Ma un viaggio del genere ti ripaga sempre:il contatto con realtà diverse da quella in cui era abituato a vivere spinsero Ernesto in una direzione ben precisa e aiutarono Alberto con la sua vocazione di medico.Lo spirito con il quale si apprestarono a partire incarna perfettamente quella che è,a mio parere,l'essenza di un viaggio!
TRANSAMERIKA
Sei partito alla grande con Alberto e con la moto
Siam venuti tutti quanti a salutarvi
Con un augurio, un abbraccio, una risata e una bottiglia
E le ragazze una lacrima ed un bacio
Nel bagaglio avevate due coperte e un po' di mate
Una chiave del 10 e fil di ferro
Una mappa, qualche libro, un paio di indirizzi
Hermanos, vayanse con Dios!
Nonstante le cadute e le rotture del motore
Avete attraversato il continente
E scroccato da mangiare e sofferto freddo e fame
E abbandonato la moto in rottami.
Hai parlato con gli indios rassegnati ed impassibili
Ai mineros dai polmoni avvelenati
Ai lebbrosi sepolti in ospedale giù all'inferno
E li hai portati nel ricordo con te
Addio, non perderti
Resta allegro come sei
Dalle piste di Temuco
Alle vette di Abancay
Tieni gli occhi sempre aperti
Custodisci l'ultima idea
Noi ci prepariamo a seguirti
TRANSAMERIKA
Ho sentito che da allora sei diventato grande
Comandante vittorioso e poi ministri
Che hai sfidato dittatori e per anni li hai beffati
E che adesso tutto il mondo ti conosce.
Ma a noi piace ripensare alla tua voglia di partire
Alla moto caricata all'impossibile
Agli scherzi di Alberto, alla sete di avventura
E' un bel modo per dire libertà
Addio, è il capolinea
So che non ritornerai
A Quebrada de lo Yuro
Ti aspettavano i macellai
Ti hanno mostrato ai giornalisti
Hanno detto "Eccolo, è lui"
Regna l'ombra su Valle Grande
TRANSAMERIKA
Addio, dormi tranquillo
Perché non finisce qui
L'avventura è ripartita
Resta intatta l'ultima idea
E da qualche parte del mondo
C'è qualcuno come te
Che prepara un nuovo viaggio
TRANSAMERIKA
Concordo pienamente sul viaggio del Che in sudamerica come essenza stessa del viaggio cosiddetto "alla ventura"... un tipo di viaggio che probabilmente oggi non sarebbe piu` possibile...
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