
Sinceramente non capisco il terrore che i DS hanno di perdere la loro componente di sinistra e la loro smania di unità a tutti costi. Non riesco nemmeno a capire se sia una valutazione politica vera e propria o solo una presa di posizione a priori del tipo: "Pazzi! Il partito democratico è quanto di meglio possa esistere! Come potete anche solo pensare di non farvi parte?!?". Dietro tutto ciò tendo a leggere una sorta di immaturità generalizzata. Ogni scelta porta a delle conseguenze inevitabili e tanto più coraggiosa è la scelta tanto più vaste potranno essere le conseguenze. Se Margherita e DS si uniscono in un unico partito mi sembra cosa normale che la

sinistra DS non veda di buon occhio la perdità di identità e di valori di "sinistra" che inevitabilmente questa fusione porterà con se. Trovo quindi piuttosto ragionevole che una parte dei DS se ne voglia andare, come sono sicuro (e da una parte spero) che anche un parte della margherita non ci starà e confluirà in partiti tipo UDEUR o UDC. Ovviamente la speranza è che se davvero questo partito democratico si farà, come pare, allora vi sia anche un rinnovamento di tutta la sinistra e la nascita di un nuovo soggetto alla sinistra del PD che magari

sia in grado si essere veramente di sinistra anche rinunciando a vecchi simboli o vetuste ideologie che, per quanto parte della memoria storica della sinistra italiana ,hanno fatto il loro tempo. Quindi, per concludere da dove sono partito, ogni volta che leggo o sento appelli all'unità rivolti alla minoranza DS non capisco davvero con che logica siano lanciati. Se con quella elettorale, cioè dettati dalla paura di una (Inevitabile per altro) perdita di voti a sinistra o con quella del prestigio, paura di perdere prestigio o credibilità se qualcuno dei "tuoi" non crede nel grande progetto del PD.
bye